Carri e carretti storici

furono mezzi di trasporto stradale ed agricolo ( a due o quattro ruote), a trazione umana e animale, molto utili all' uomo.
quindi ... perché non dedicargli un topic in questo forum?
questi sono quelli che di recente ho visto ad una fiera  
per uso agricolo
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
per uso esclusivamente di trasporto persone
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]

..a fare i carri... e soprattutto decorarli una volta erano gran maestri.... ogni pezzo qui da noi era fatto con un tipo di legno diverso, a seconda dell'elasticità o della resistenza richiesta al singolo componente...
solo mettere insieme le ruote con il mozzo di un legno, i raggi di un altro, la cerchiatura in ferro.... per non parlare degli incastri del pianale, dei frontali decorati, della ralla sull'asse anteriore etc...

Aggiungo le foto di un carro presente nell'azienda dove lavoro...
peccato che una decina di anni fa è stato barbaramente "colorato" in quel modo..

vista laterale.... a terra il timone

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]" />

il frontale anteriore (CDS sta per Conti di Serego)

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]" />

...lato B... la barra del freno ed i ceppi sono stati "rifatti" in tempi recenti

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]" />

la ralla anteriore

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]" />

particolare dell'attacco del timone

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]" />

ruota anteriore

[img][Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine][/img]

PS in questo topic si possono postare anche vecchie targhe dei carri?

luksenior ha scritto:PS in questo topic si possono postare anche vecchie targhe dei carri?

Certamente
Purtroppo non ho foto di carri che si usavano qui dalle mie parti, il pianale era più basso di quello delle ultime foto (anche per una questione di stabilità, essendo in collina) Poggiava sull'assale e di fianco alle ruote, dal lato interno, c'erano due pezzi in ferro per evitare che il carico andasse a toccare nelle ruote; qualcuno aveva anche un ferro piatto curvato sopra le ruote.

il carro che ho postato prima con sopra l'uva in occasione di una visita in cantina

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]" />" />

Carro agricolo ad una festa paesana

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]" />" />

[img][Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine][/img]

concludo per ora con questa vecchia cartolina....

[img][Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine][/img]

vendemmia anni '20... con carretto in primo piano

[img][Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine][/img]

la realizzazione di una ruota (metodi moderni ma sapienza antica)....




Cerchiatura di una ruota in legno.... proprio come si faceva anche qui da noi fino a 60 anni fa...

Bellissima Luksenior l'ultima foto che hai postato

Questo era l'assale del carro di mio nonno...
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
...il resto è andato distrutto

Da qualche parte dovrei avere ancora la targa, appena salta fuori...

...anche noi a casa abbiamo assali e "pezzi vari" di carri purtroppo ormai defunti....

non ho capito perchè fanno scaldare il cerchio prima di metterlo alla ruota?

...perchè il cerchio è di ferro... pertanto scaldandolo si dilata e raffreddandolo si restringe....in tal modo facedolo di diametro leggermente inferiore alla struttura di legno della ruota (si parla di pochi mm) esso, quando si scalda lo si fa calzare perfettamente al legno e quando si raffredda (dopo averlo scaldato) stringe sulla struttura della ruota e non si rischia che si "stacchi" durante il rotolamento .... mio nonno comunque mi raccontava che le ruote, pur essendo di legno stagionato e lavorato con tutti i crismi erano molto sensibili all'usura ed alle condizioni di umidità del legno stesso...  capitava che i cerchi in ferro dopo anni di lavoro venissero quasi a staccarsi naturalmente dal legno della struttura della ruota... pertanto, periodicamnete, si facevano ricerchiare...si staccava il cerchio in ferro, lo si riduceva di diametro e poi si procedeva alla ricerchiatura....

a casa, oltre che a parti di carro, giogo e quant'altro conserviamo ancora la "zoncola" purtroppo non so come si dice in italiano....
è quella correggia di cuoio che si agganciava al timone dei carri (il quale aveva la parte terminale ricurva e dritta verso l'alto) e si attorciliava sui corni dei buoi per bloccare il timone ed aiutare la frenatura del carro soprattutto durante le discese.
Tra l'alltro le discese, e di conseguenza le salite qui a Verona si chiamano in dialetto "pontàre" perchè i buoi per salire dovevano puntare gli zoccoli a terra per poter avanzare... in discesa dovevano comunque "puntare" gli zoccoli per frenare il carico trainato....
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]" />

scusate.... la "zoncola" di famiglia...

[img][Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine][/img]

Il giogo di famiglia costruito dal nonno verso la fine degli anni '20.

[img][Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine][/img]

La rosa celtica che si vede è stata fatta puramente a scopo decorativo...

Cartolina scovata in rete....
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]" />
si vede chiaramente l'attacco che era ricorrente nelle nostre zone con il timone "prolungato all'insù" con la "zoncola" fissata alla sua estremità ed attorciliata alle corna degli animali...



quando invece si attaccava al carro (o all'aratro) il bue singolo, il tipo di giogo che si usava "zovel" era questo....

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]" />

non si vede molto bene.... ma si intuisce...
un legno "sagomato" si appoggiava sulle spalle del bue e ad esso mediante incastri erano collegate due "stanghe" laterali ricurve che ri riunivano sul posteriore dotato di fori e anelli ai quali si agganciava il timone del carro o la bure dell'aratro...

oggi ho scovato un carro... purtroppo abbandonato a se stesso e "gommato Firestone" presumibilmente negli ani '50... timone tagliato per traino trattore....

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]" />" />

e vederlo mi ricorda quello del mio nonno.
lui lo usava per caricare fieno e poi il letame ... ed era impressionante quanto ne caricava.
mi ricordo bene ... a volte lo aiutavo (anni 70/80) ... che vitacce!!!
dopo che lui è mancato ... il carro stato demolito in quanto era molto malandato.
peccato!

Carri per il trasporto dei marmi dalle cave del Monte Baldo alla stazione ferroviaria di Caprino Veronese

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]" />

qui siamo proprio nella piazza principale del paese...

[img][Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine][/img]

vecchia targa in ottone da carro agricolo

[img][Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine][/img]

particolare del "bollo"

[img][Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine][/img]

questo è un tipico "Carus" che un tempo (fino inizi anni 50) era molto usato nella mia zona per il trasporto del fieno.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]

.... bello...molto ben coservato anche... ma era a "trazione umana"....o sbaglio

si! ... sono carri "leggeri" di piccole dimensioni, adatti dove le sterrate sono strette e ripide.
mi ricordo che, era nella norma per fare più veloce, in salita portarsi il carro a spalle ... poi nei boschi c' era chi li appendeva alle piante per poi utilizzarli al momento del bisogno .

da noi invece per fare quel tipo di lavoro si usavano o le "lenzuola di juta" e ci si caricava il fieno in spalla o la "barùsola" una sorta di slitta rudimentale che in salita ci si portava sulle spalle e poi si usava per scedere sui pendii carichi di fieno o legna.... si vedono qualche volta nei documentari sul Trentino o sulla Valtellina...
Sui prati non c'era prtoblema mentre nei boschi erano allestiti i cosiddetti "tòvi" dei canaloni naturali riadattatio proprio per scendere con la slitta carica di legna....
foto di barùsole a "trazione animale" (erano perlopù asini o muli) trovate in rete... giusto per darvi un'idea

[img][Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine][/img]

[img][Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine][/img]

si! anche da noi si usavano, soprattutto per i carichi più ridotti tipo il letame.
se ricordo bene lo chiamavano il lesun.
poi ... vi erano le slitte (lea) alcune anche grandi, ma qui si va OT.

Il carro che vedete nella foto, nella mia zona lo chiamavano Lu cartùn.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
coperto da un telo sostenuto da quattro centine in legno, veniva trainato dal mulo ed era la casa mobile dei nostri pastori nelle transumanze.
Sul davanti vi era un grande baule di castagno (lu cofi), conteneva la lingerìa e i bagagli.
Al centro vi era un barile in legno (salùr) per la salatura dei formaggi e poi il pentolame, le vettovaglie e il materasso.
Nel cassone posteriore c’era sempre un piccolo spazio riservato agli agnellini nati in giornata.
All’esterno del cassone una scaletta fermata da due catenelle conteneva le panche per la mungitura ed il treppiedi sostegno della grossa caldaia, oltre a numerosi paioli in rame stagninati.  
Sotto la pancia del carro, oltre un piccola gabbia per i volatili sostenuta da ganci, trovavano posto vari recipienti, sempre in rame, usato quale contenitore per la ricotta fresca.
Un apposito cassonetto posto sotto la parte anteriore del carro era adibito a porta fiaschi e porta bottiglie.
Il cassetto scorrevole posto a lato del carro conteneva invece viveri e posate.
Quasi tutti i pastori possedevano una bicicletta, essa quando non era usata durante lo spostamento, veniva sistemata appendendola sul alto sinistro del carro.